La Storia della Sezione di Ivrea dell’Associazione Nazionale
Alpini
1° gennaio 1921 E’
operativa la Sezione di Ivrea fondata da un gruppo di reduci della 1^ Guerra
Mondiale. Il Consiglio Direttivo della Sezione è così composto: Presidente: Balocco
Pietro; Vice Presidente: Chiaretta Attilio;
Consiglieri: Mellano Celestino, Rosa Giuseppe, Crimella Pietro, Burzio Gino, Molinario Domenico; Delegati: Vercellone
Severino, Reda Giovanni, Trompetto
Carlo; Revisori: Rosa Vittorio,Toggia Edoardo, Pietra
Giovanni; Scrutatori: Croce Alessandro, Dalmasso
Carlo, Raiteri Angelo. 19 giugno 1921 Inaugurazione del “gagliardetto” della
Sezione Canavesana, madrina la sig.ra Ottavia
Martinelli vedova del Maggiore degli alpini Michele Lanfranco, comandante del
Battaglione Cividale caduto eroicamente nel giugno
1916 sul Novegno. Benedice il gagliardetto il Rev.
Can. Don Gariglietti già cappellano del “Levanna”. Viene eseguito “L’Inno della Sezione Canavesana” musicato per la circostanza dal maestro
Angelo Burbatti su parole del Capitano di
complemento Igino Richelmy. 9 settembre 1923 Ivrea con Aosta ospitano il 4° Convegno (così venivano chiamate
allora le Adunate Nazionali) per celebrare solennemente la consegna di una
Medaglia d'Oro al Valor Militare. In piazza d'armi vecchia, gremita di di
penne bianche e nere (25.000) e di una folla calcolabile in 100.000 persone,
S.M. il Re Vittorio Emanuele III in persona appuntò al Labaro del 4° Rgt. Alpini la Medaglia d'Oro al Valor Militare assegnata
al Btg. Aosta, l'unica M.O. concessa al Corpo degli Alpini durante la guerra
1915-1918. Per l'enorme successo ottenuto da tale manifestazione, la Sede
Nazionale di Milano volle premiare con una targa di bronzo il principale
solerte ed infaticabile organizzatore, il cav. Cesare Bordet. Va ricordato che alla cerimonia presenziarono i Labari degli
altri 8 Reggimenti Alpini. 3-4 settembre 1949: Raduno "Alpi Graie" Ivrea, ombreggiata da una infinità di bandiere tricolori, si
accingeva ad accogliere i 15.000 Alpini confluiti per onorare il Raduno della
Divisione Alpini "Alpi Graie" che fu
formata proprio ad Ivrea il 15 novembre 1941. In tale occasione veniva
coniata una medaglia ricordo in lega di rame (disegnata dal socio e
Consigliere avv. Renato Chabod) e lo scultore
Giacomo Buzzi Reschini provvedeva a lavorare una
targa in bronzo raffigurante un alpino di sentinella. L'epigrafe così
recita: GLI ALPINI DEL CANAVESE A RICORDO ED ESALTAZIONE DELLA "6° DIVISIONE ALPI GRAIE" CHE IN TERRITORIO NAZIONALE ED IN MONTENEGRO UNI' NEL DOVERE, NELL'ONORE, NEL SACRIFICIO, FIGLI DELLE ALPI E DELL'ABRUZZO 15 - 11 -
41
12 - 9 - 43 Ivrea 4 - 9 - 49 La targa è murata nel roccione del Castellazzo e guarda il ponte Isabella, il ponte Nuovo. Erano presenti: il sottosegretario alla Difesa, On. Meda e il
Generale Girotti che fu il Comandante della
Divisione. 7 maggio 1950: Al tenente don Ernesto Tapparo,
cappellano militare del Btg. Ivrea, viene consegnata la Croce di Guerra. 4 novembre 1952: A Pont Bozet si tiene il 1° Convegno della Fraternità
Alpina. 3 maggio 1953: Adunata a Belmonte
in occasione della posa della prima pietra per la costruzione del Monumento
alle Penne Mozze Canavesane. 18 settembre 1955: Fu merito dell'interessamento di Padre Bergandi
cappellano alpino e vice superiore dei frati francescani del Santuario di Belmonte, sostenuto con tenacia dal Capo Gruppo di Valperga e presidente del Comitato d'onore per
l'esecuzione dei lavori, se dopo due anni (la prima pietra era stata posata
il 3 maggio 1953) aveva potuto essere realizzato il progetto del Monumento alle Penne Mozze Canavesane, su quell'altura a breve distanza
da Santuario fatto costruire nel 1010 da Re Arduino d'Ivrea e poi rifatto nel
1300. Quel colle, quota 727, con un'incantevole veduta su tutto il Canavese il Monferrato e Torino, sulle Alpi Marittime e Cozie (non a torto definito il "Balcone del Canavese") non poteva che risultare la miglior
dimora, il posto ideale per l'erezione di un Ricordo destinato a perpetuare
nel tempo l'omaggio di doverosa e perenne Gratitudine verso quegli Alpini che
alla Patria tutto diedero senza nulla chiedere. In quel giorno, a Belmonte, Alpini,
congiunti e popolo, erano una cosa sola; quasi tutti erano saliti lassù per
sciogliere un voto o una promessa. Sul capace piazzale al cui centro, sopra il Basso-Rilievo in
bronzo raffigurante una Madonna (opera dell'insigne scultore Giacomo Buzzi Reschini) troneggia imponente nella sua snella saldezza
una Croce in granito (scolpita dai fratelli Trione). Agli angoli, dove finisce la maestosa quanto rustica gradinata
in pietra rossa (progetto del geom. Macciotta) due
pezzi d'artiglieria da montagna, "75/18" che forniscono la
simbolica difesa. A nord, una piastra di bronzo "Rosa dei venti"
riportante le principali cime: dal Monviso al Cervino. Su quel piazzale,
Monsignor Pintoretto Arcivescovo Ordinario
d'Italia, celebrava il Rito religioso e benediceva quei preziosi massi di
granito divenuti Sacri per ogni Alpino. Alla cerimonia erano presenti oltre le tante autorità civili e
militari, il comandante del 4° Alpini, la Banda Militare del 4° Alpini ed un
Picchetto Armato. Nel pomeriggio dello stesso giorno a Cuorgnè
veniva scoperta una Lapide a ricordo del Generale Perrucchetti
fondatore del nostro corpo, la commemorazione è stata tenuta dal generale
Battisti. 26 ottobre 1958: Nella Caserma Testafochi di Aosta avviene
la solenne inaugurazione dei Vessilli della Sezione di: Biella, di quella
Valdostana e della nostra Sezione Canavesana. 23 ottobre 1961: Dal Montenegro giungono ad Ancona le salme di 1.500 nostri
caduti. Fra di esse quella del magg. Vittorio Toggia,
comandante del Btg. Ivrea, deceduto a Plevja il
18-7-1943, quella del tenente di artiglieria Ranieri Bruno (decorato al
V.M.), quella del serg. Franchetto Bruno, quella
dell'Alpino Blanchietti Ernesto di Orio (decorato
al V.M.), quella dell'Alpino Giachino Cipriano e
quella dell'Alpino Garda Felice di Albiano. 13 settembre 1964: Raduno Intersezionale Nel cortile della Caserma Freguglia
che per 47 anni ha ospitato gli Alpini (1886-1934) e che verrà poi demolita
nel 1969, si adunano le consistenti rappresentanze degli undici Battaglioni e
dei due Gruppi di Artiglieria assommanti a circa 4.000. Presente il Presidente Nazionale avv. Ettore Erizzo
e numerose autorità, il vescovo di Ivrea Mons. Albino Mensa celebra la S.
Messa. Il nostro Presidente avv. Petitti
riceve i Presidenti delle sezioni di: Aosta, Biella, Domodossola, Intra, Omegna, Torino, Valsesia, Varese e Vercelli. Spettacolare sfilata per le vie di Ivrea di tutti questi
veterani del 4° Alpini così suddivisi: Il Btg. "Ivrea" con il
"Val d'Orco" e "Monte Levanna"; il Btg. Aosta con il "Val Baltea" e il "Monte Cervino"; il Btg. Intra con il "Val Toce" e il "Monte Rosa"; il Btg.sciatori "Pallanza";
il Btg. "Piemonte"; i Gruppi di Artiglieria da montagna
"Aosta" e "Val d'Orco". A ricordo della manifestazione è stata coniata una medaglia in
rame. 29 ottobre 1967: Inaugurazione nuova sede. Viene solennemente inaugurata la nuova sede al piano terreno del
Condominio "Monte Rosa" appena finito di costruire in via de
Gasperi 1. (rimane ancora oggi la nostra sede). 26 settembre 1971: 50° di fondazione della Sezione. Per ricordare la Caserma Freguglia
demolita nel 1969, al suo posto viene collocato un Masso, (offerto dal
consigliere sezionale Ennio Caretti). Alla presenza di autorità civili e militari il rito religioso
era officiato da Don Tapparo, Cappellano
dell'Ivrea, attorniato da un'ottantina di gagliardetti. 26 ottobre 1972: Inaugurazione Faro. E' notorio che sentimenti di reciproca simpatia e stima hanno
sempre legato marinai e alpini. Quasi a voler ribadire tali vincoli, i Marinai di La Spezia
hanno voluto donare agli Alpini di Ivrea un Faro. Dove collocarlo? Si è pensato che non vi fosse luogo più adatto
del colle di Belmonte. Così espletate le lunghe
pratiche burocratiche per le debite autorizzazioni, si sono potuti iniziare i
lavori di installazione e finalmente in una magnifica domenica caratterizzata
da un cielo limpido e da un sole brillante, il Faro è stato inaugurato alla
presenza di parecchi Marinai e Alpini. 27 maggio 1973:
Inaugurazione Targa ricordo. Alpini e Marinai si
sono ritrovati a Belmonte per la cerimonia di
inaugurazione della targa ricordo murata presso il Faro. Bella e
significativa la scritta sul bronzo: NON SIA SOLO CURIOSITA' LA TUA MA QUA GIUNTO SOSTA E MEDITA SIAMO ALPINI E MARINAI D' ITALIA PER L' ETERNITA'. NON IMPRECARE CONTRO IL NOSTRO DESTINO MA LEVA GLI OCCHI AL CIELO CI VEDRAI SU QUESTI MONTI SU QUESTA RIDENTE PIANURA DELLA NOSTRA AMATA PATRIA; AMALA ANCHE TU. 16 novembre 1982: Costituzione Coro. Ad Ivrea viene costituito il Coro Sezionale Alpino diretto dal
Sig. Marino Faccin e presieduto dal geom. Fulvio Sacchero che è anche consigliere Sezionale e delegato del
Coro. 3 luglio 1983: Debutta in campo nazionale la nostra prima squadra sportiva. A Cazzaniga di Bergamo alla 7° edizione di corsa in
montagna partecipa il nostro trio: Morello Lino, Morello Marco, Peretto Alessandro. 4 giugno 1989 - Settimo Vittone 18°
Campionato Nazionale di Corsa in Montagna Individuale 5 agosto 1991: La posa della prima pietra: Ricostruzione del
Monumento sul Mombarone. Il 5 agosto 1991 sarà ricordato nella storia del Mombarone in modo particolare: i pellegrini che
affollavano la vetta (200 circa) nella ricorrenza della Madonna della Neve,
hanno assistito, dopo la S. Messa celebrata da Mons. Bettazzi,
Vescovo di Ivrea, alla cerimonia della posa della prima pietra di quello che
sarebbe stato il ricostruito Monumento al Redentore. L'idea della ricostruzione del Monumento fu avanzata e
spinta con entusiasmo dal rag. Luigi Sala già Presidente della Sezione dal
1983 al 1986. La scelta del giorno non era stata casuale ma, al contrario, era
ricca di significati: il 5 agosto del 1900 aveva visto visto
iniziare i lavori della costruzione del Monumento, che in poco più di un mese
avrebbe portato a compimento il maestoso, elegante obelisco in pietra ideato
dall'ing. Bianco. 13 ottobre 1991: Inaugurazione del ricostruito Monumento al
Redentore sul Mombarone. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche, nella notte
precedente era anche caduta la neve, il Monumento veniva regolarmente
inaugurato con una intensa e commovente cerimonia, ad officiare la funzione
religiosa don Renzo Gamerro mentre Luigi Sala pronuciava il discorso commemorativo Alla storia ed alla ricostruzione del Monumento, la prof.ssa
Margherita Barsimi Sala ha dedicato un libro dal
titolo "MOMBARONE - La ricostruzione del Monumento al
redentore", edito e disponibile presso
Tipografia Litografia Bolognino - Ivrea - Via Dora Baltea, 4.
8 luglio 1999: Celebrazione del 80° di Fondazione della Sezione. La Sede
Nazionale assegna alla nostra Sezione la Manifestazione ufficiale in ricordo
del Gen. Perrucchetti da tenersi in Cuorgnè luogo dove era deceduto il 5 ottobre 1916.
Presenti alla manifestazione il Presidente nazionale e numerosi presidenti di
Sezioni italiane ed europee, in concomitanza dell'arrivo della staffetta
A.N.A. di "Camminiitalia 99". luglio 1999:
Nasce la Fanfara Sezionale diretta dal prof. Oliviero Motto Ros e composta da
circa 50 musici. luglio 1999:
Presentato il libro "Mombarone - Un simbolo
per tre comunità: Biellese, Canavesana, Valle
d'Aosta" ideato e scritto dalla prof.ssa Margherita Barsimi
Sala. Completa la conoscenza delle vicende relative alla ricostruzione del
Monumento al Redentore sulla Colama di Mombarone (mt. 2.372). 29 aprile 2000: Omaggio degli alpini della Sezione alla Città di Ivrea per i
2.100 anni di vita con convegno nella sala dorata del Municipio, oratore
ufficiale il prof. M. Perinetti. 14-15 ottobre 2000: Devastante alluvione nel Canavese.
La Protezione Civile A.N.A. punto di riferimento e coordinamento degli
interventi di aiuto alla popolazione: volontari di sezioni italiane
partecipanti n° 650, totale ore di lavoro 20.184. 24 giugno 2001: Celebrazione del 80° di Fondazione della Sezione. La Città di
Ivrea per l'occasione dedica una via al "4 Reggimento Alpini". 7 maggio 2005:
10° anniversario di costituzione del Nucleo di Ptrotezione
Civile Sezionale. 25 giugno 2006: Celebrazione del 85° di Fondazione della Sezione. 19 giugno 2007: Settimo Vittone - 31°
Campionato Nazionale di Corsa in Montagna a Staffetta. 11 maggio 2008: In occasione della 81^ Adunata Nazionale di Bassano del Grappa,
gli alpini della Sezione di Ivrea sfilano per la prima volta con la nuova
maglia sezionale, il colore è bianco in ricordo della nappina bianca
dell’ormai disciolto “Battaglione Ivrea”. 31 agosto 2008: Inaugurazione sul Mombarone del
Bivacco intitolato ad "Adriano Cosa" realizzato su iniziativa degli
alpini di Carema e Settimo Vittone. 28 ottobre 2008: In occasione del 90° Anniversario della Fine della Prima
Guerra Mondiale presentazione del libro "I Caduti Canavesani
della Prima Guerra Mondiale" a cura del consigliere sezionale Remo Iosio. 3 novembre 2008: Celebrazione nazionale del 90° Anniversario della Fine della
Prima Guerra Mondiale. 8 luglio 2009: Celebrazione nazionale del 90°
Anniversario di Fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini. 17 marzo 2011: Celebrazione nazionale del 150° Anniversario
dell’Unità d’Italia. 3-4-5 giugno 2011: Celebrazione del 90°
di Fondazione della Sezione di Ivrea 16-17 luglio 2011: NOASCA 31° Premio Nazionale Fedeltà alla
Montagna assegnato all’alpino Marco Solive-Sezione
di Ivrea-Gruppo di Noasca |
MEDAGLIE D'ORO
FERRUCCIO TALENTINO - Sottotenente 8° Rgt. Alpini.
Si offriva spontaneamente per condurre alla conquista di una formidabile posizione montana un plotone che, nel tentare quell'impresa quasi fantastica, aveva perduto il proprio comandante e parecchi gregari rimasti schiacciati dai macigni fatti rotolare dall'alto e dalle mine fatte brillare dal nemico.
La perdita di uomini a lui vicini, nella difficile preparazione dell'attacco, non affievoliva il suo generoso slancio e, scalata la posizione superando rocce quasi a picco, con l'aiuto di funi, sotto il tiro incrociato di mitragliatrici e getto di bombe, si lanciava eroicamente all'assalto alla testa dei suoi.
Balzato primo nella trincea avversaria, difesa da una compagnia del Kaiserjagher, con sommo sprezzo del pericolo e leonino coraggio, impegnava viva lotta corpo a corpo finche cadeva colpito a morte.
Eroico sacrificio che valse a condurre il resto delle truppe alla vittoria con la conquista di quella importante posizione.
Quota 2456 di Monte Busa Alta il 6 ottobre 1916
MARCELLO PICCOLI - Sergente Maggiore Alpino, 6° Reggimento Alpini, Battaglione "Verona"
Capo squadra fucilieri, caduto il suo ufficiale, assumeva il comando del plotone in criticissima situazione, portandolo impavido a sanguinoso attacco di reparti nemici accerchiati.
Dopo averli ricacciati sulle loro posizioni, nella prosecuzione della lotta cadeva mortalmente ferito alla testa dei superstiti, ancora tra loro presente in spirito con il suo eroico esempio e con le sue parole d'incitamento e di fede.
Postojali (Russia), 19 gennaio 1943
BRUNO RANIERI - Tenente 4° Regg. Artiglieria Alpina,
Divisione "Julia"
Comandante di un pezzo ardito, in linea con gli Alpini in posto avanzato e delicatissimo, sprezzante di ogni pericolo, si prodigava generosamente nell'impiego dell'arma e riusciva sparando ininterrottamente a zero, a contenere ripetuti e violenti attacchi nemici.
Ferito assieme a parecchi serventi durante il settimo attacco avversario, rifiutava le cure e nell'infuriare della lotta vivacissima, si lanciava arditamente in avanti tra i primi, e con la mitragliatrice e con le bombe a mano ricacciava gli attaccanti e salvava il pezzo.
Esausto per l'abbondante sangue perduto decedeva poco dopo. Esempio di coraggio e di elevate virtù militari.
Chiarista Fratarit (Fronte Greco) 23 dicembre 1940.
I PRESIDENTI
1921 - Pietro Balocco
1928 - Domenico Molinario
1932 - Carlo Dalmasso
1947 - Davide Jallà
1948 - Egidio Richelmy
1950 - Davide Jallà
1962 - Eugenio Petitti
1967 - Achille Alberghino
1972 - Enrico Dalmasso
1983 - Luigi Sala
1987 - Ferdinando Garnerone
1996 - Luigi Sala
1997 - Sergio Avignone
2005 - Luigi Sala
2007 - Antonio Raucci
2008 - Marco Barmasse